venerdì 24 giugno 2022

Complimenti all'umanità

Volevo fare i miei personalissimi complimenti all' umanità dell'ultimo anno.
C'è un tipo, che non può avere un pezzo di terra perciò si arrabbia e fa guerra.
C'è una tipa che ha una figlia e un compagno, ma dice che la famiglia tradizionale che segue i precetti cattolici, è l'unica che deve avere tutti i diritti.
C'è un tipo in bianco che detta legge sui rapporti intimi, quando dovrebbe capire prima ciò che succede nel suo castello.
C'è il sogno americano che, ammirato da sempre per il trionfo dei diritti, oggi toglie uno dei diritti ormai dati per scontati da tutte le donne.
A parlare e a prendere decisioni sono sempre coloro che non hanno idea di come ci si trovi in una determinata condizione.
Immagino che a breve oltre all'acqua, toglieranno anche il diritto di dire, di pensare, di fare; e magari perché non perseguitare chi la pensa o crede differentemente, chi vive tranquillamente, ma diversamente dalla moralità di una serie di indignati che se solo avessimo accesso alla cronologia del loro telefono e del PC, capiremo immediatamente che chi odia un modo di essere fare e pensare è perché la maggior parte delle volte, quel modo è già parte di sé. C'è solo un problema, non essendo capaci di accettarlo, devono distruggere tutto ciò che intorno glielo ricorda.
La soluzione è una: psicoterapia.
Complimenti Umanità.

PS. Non bisogna prendersela con coloro che stanno bene con loro stessi.

sabato 11 giugno 2022

L'estate dell'Insegnante - sfatiamo una volte per tutte il grande mito degli scansafatiche per eccellenza.


  • Certo che gli insegnanti non fanno proprio niente! Sono l'unica categoria strapagata con tre mesi di Vacanze! 

  • Certi non servono proprio a niente, mio figlio per quanto è bravo può fare tutto da solo se quello che gli insegnano non ha senso. Io sono libero di dire quello che voglio e se mio figlio ha fatto così è perché lei non sa insegnare! 

  • Lei è davvero un gran maleducato! Ma sa che potrei denunciare lei e tutta la scuola per come state trattando mio figlio?

  • Deve essere promosso! Ho i certificati medici firmati da Gesù in croce in persona…

Potrei continuare all'infinito con considerazioni del genere urlate con superficialità dalle persone in genere. L'ultima ieri, da parte di una signora sui social, la quale mi ha addirittura taggato in un commento in cui esponeva il suo inutile pensiero considerando la categoria insegnanti come degli scansafatiche.

Ciò che ritengo necessario è fare il punto della situazione per coloro che aprono la bocca senza pensare assolutamente a ciò che dicono.

La cosa più urgente da sfatare sul lavoro dell'insegnante sono i famosi 3 mesi di vacanza. 

Per la cronaca, NON SONO TRE.

Una volta terminate le lezioni, esistono delle attività che bisogna svolgere, ad esempio i famosi scrutini. 

Fare parte di un collegio docenti e prendere parte agli scrutini significa iniziarli a un'ora precisa, ma non conoscere per nessun motivo la fine. Per poi continuare il giorno successivo con tanta di quella burocrazia che non avete idea.

Gli esami: esami di qualifica triennale, esami di diploma tecnico, esami di stato sono le situazioni più assurde in cui un docente si ritrova, specialmente quando gli allievi più inadempienti all'ultimo momento chiedono l'ennesimo aiuto, e noi cosa facciamo? Glielo diamo perché, tenendo agli allievi, vogliamo che loro facciano una figura dignitosa durante le varie prove previste. Gli esami si prolungano per giorni e anche settimane. Durano e ridurano per poi terminare con le correzioni dei test nonché ancora scrutini per poi arrivare alle  valutazioni.

Credete che sia finita qui? Ma no, perché ci sono le pagelle!

Bisogna stamparle, inviarle online, convocare per tempo chi non è stato promosso e non solo dei ragazzi degli ultimi anni, ma ci sono anche tutti quelli degli anni precedenti da scrutinare, a cui bisogna consegnare le pagelle nonché effettuare le iscrizioni all'anno successivo. Questo è il lavoro fatto da un insegnante fino giugno o primi di luglio (perché gli esami di stato non terminano mica immediatamente), da subito dopo la fine della scuola.

A luglio si lavora? Sì, certamente!

Non è che andiamo a zappar la terra intendiamoci, ma essendoci laureati e qualificati, per chi insegna l'aspirazione non è quella di donar le proprie braccia all'agricoltura. In ogni caso, a luglio siamo noi ad andare a scuola. Ogni anno un docente deve fare l'aggiornamento. Seguire dei corsi al caldo estremo o con l'aria condizionata a palla. Stare lì, produrre dei lavori, fare degli esami. Insomma si studia per tutto il mese di luglio. A fine luglio o dai primi d'agosto potremmo essere liberi di andare in vacanza?

Per alcuni no, perché poi fino a settembre i docenti non fanno nulla, ma vi racconto un'altra cosa. Il lavoro del docente è un lavoro importante, fagocitante che durante l'anno è quasi impossibile non riportarselo a casa la sera. È un lavoro H24. Un lavoro che porta al burn out. Una volta arrivato al burn out il docente è da buttare nel secchione dell' indifferenziata perché non è più capace di poter gestire le mille situazioni che gli si presentano durante l'anno scolastico. 

Quali sono le situazioni? I vostri figli signori miei. Gestire e dare un'educazione per mezza giornata a dei ragazzi che non hanno regole per tutto il resto del tempo che trascorrono con voi, non è assolutamente semplice. 

Noi insegniamo ai ragazzi tutte le materie del caso, ma soprattutto come sopravvivere nella prima società con cui si interfacciano diversamente dalla famiglia: la scuola.

Stare in una classe con tanti ragazzi diversi tra loro, è una grande prova, soprattutto adesso che i ragazzi non hanno, una cosa che dovrebbe essere data per scontato e che spesso per gli adulti in primis non lo è: il rispetto. Rispettare se stesso, gli altri, il contesto in cui cresce è semplice? Potremmo aprire un altro capitolo qui, pensiamo semplicemente al fatto che se, ad esempio non siamo capaci di rispettare il pianeta terra, come possiamo pensare di rispettare i docenti, i compagni, la classe, etc?

Immagino che le forme falliche e le parole inopportune nei bagni, le dovreste avere scritte anche voi in salone, in cucina o magari in camera da letto, chissà.

Gestire i vostri figli, maleducati, non è semplice, soprattutto perché i figli sono lo specchio dei genitori. Perciò avete idea di quello che succede quando un genitore maleducato, prende le parti del figlio maleducato perché non accetta che il figlio lo sia, altrimenti di conseguenza lo sarebbe anche lui?

Evito di raccontare tutto quello che si fa durante l'anno, tra lezioni, collegi, corsi, scrutini e sinceramente non ci voglio nemmeno pensare al momento, ma vi dico che da questa storia non ne usciremo mai. Vi chiedo solo di pensare che i giorni di vacanza che noi docenti abbiamo non è che ce li meritiamo, ci sono necessari per poter sopravvivere alle generazioni di ragazzi che stiamo crescendo insieme. Magari se voleste collaborare di più con noi e non venirci contro, potremmo darci una grande mano. Anche perché noi dobbiamo esserci per tutti nostri ragazzi, e tra loro c'è chi è fortunato e chi non è nato nella famiglia perfetta.


PS. Sapete chi ha 3 mesi di vacanza? Gli insegnanti precari, loro si che non fanno nulla tutta l'estate. Ma non hanno nemmeno lo stipendio e in più devono farsi gli aggiornamenti e altri lavori a proprie spese.


Vostro

#nonfanientesenonlodici