mercoledì 14 giugno 2023

Berlusconi e la memoria a breve termine dell'Italiano medio


Personalmente non riesco a gestire questo flusso di notizie relative alla morte del Berlusca. Normale che figli, parenti e la compagna (piccina trentatrenne), piangano il caro padre, e che lo ringrazino per tutto ciò che gli ha lasciato, ma che si arrivi al lutto nazionale nella giornata odierna...solo questo governo poteva deciderlo (leggo che per Falcone e Borsellino non successe, ma ok, troppo onesti).
C'è stata in questi giorni una celebrazione e una divinizzazione della figura dell'uomo, esagerata, ma tipica del popolo italiano, che come al solito, soffre di memoria a breve termine dimenticando i circa 30 processi in cui era coinvolto, per i più svariati reati. Se vogliamo dire che 30 son troppi e che i reati non sono tutti imputabili a lui, cosa possibile, non mi fa cambiare idea sulla questione che avere anche un solo processo alle spalle, non sia assolutamente un pregio.
La stampa estera ha intitolato la morte di Berlu come "L'uomo che ha cambiato il mondo, ma non in meglio". È chiaro che la gente ricordi più facilmente il male commesso dagli altri, ma il bunga bunga è noto ovunque. In quel periodo se andavi all'estero e dicevi di essere italiano, ti rispondevano - Oh Italiano? Berlusconi! Bungabunga! 
In sostanza, non utilizzate il telefono solo per condividere le massime e le belle parole su di lui, utilizzatelo per cercare di capire chi è stato. Non critico la figura del padre e nemmeno dell'uomo politico, non ne ho interesse perché ormai c'è stato; ho solo l'esigenza ricordare, a coloro che vogliono farlo passare come esempio di moralità, mentre continuano a spolverargli l'aureola, che la realtà è stata ben altro e spesso scadente.
In ogni caso, arrivare a fermare l'Italia per lui, è troppo. È esagerato. Addirittura pare che vari organi statali chiudano e rimangano a lutto per tutta la settimana: non che si noterà la differenza, ma almeno per una settimana non ci saranno dichiarazioni e azioni che faranno sfigurare l'Italia all'estero. Possiamo dormire sonni tranquilli.

domenica 4 giugno 2023

Voglio andare a vivere in fondo al Mar con Halle Bailey.

Ma la magia della Halle Bailey nella Little Mermaid?
Negli ultimi giorni, spiegando frettolosamente l'Odissea, (poiché siamo agli sgoccioli della fine dell'anno scolastico), arrivato all'episodio in cui quel sorcio di Ulisse deve scampare alle sirene, ho chiesto ai miei studenti, (anche quest'anno) - ragazzi ma voi ci credete alla Sirene? Ovviamente mi hanno preso per matto, soprattutto perché ho iniziato a fargli vedere video su palesi avvistamenti fake di sirene in tutto il mondo. Probabilmente qualcuno l'ho anche convinto. In realtà credo fosse inconscia la mia motivazione ormai prossima nell'andare al cinema a guardare il Live Action della Sirenetta.
Dopo essermi preso una serie di prese in giro da amici che non hanno voluto partecipare a questa mia iniziativa, ci sono andato fermo nella mia scelta e come dire, non ho avuto alcun pentimento. Voglio andare a vivere in fondo al mare con Sebastian, Scuttle e Flounder. Una meraviglia insomma. Sto ancora canticchiando le canzoni, e non solo in testa infatti le interpretazioni che faccio credo siano di altissimo livello (basta chiedere ai miei vicini di casa). 
Sommariamente la storia e la stessa della piccola Ariel caucasica dai capelli rosso porpora del 1989, ma totalmente attualizzata. Tritone, dall'approccio praticamente eco-friendly, si lamenta dell'inquinamento dei mari da parte degli uomini a causa dei naufragi, anche se è un po' incoerente poiché gli augura la morte in mare dato che loro hanno ucciso sua moglie (porello).
Ursula invece è il solito personaggione: bravissima e la sua canzone rimane nella top ten degli annali Disney, nonché il suo esser uno dei villains più belli della storia. 
Ariel poi, una poesia, con e senza voce. Nel mare è meravigliosa, quando balla, canta, nuota e sta ferma. Sempre perfetta, ma le scene epiche di lei sullo scoglio o di lei che esce dal mare una volta che Ursula l'ha trasformata in umana, davvero fedeli al cartone, sono da brividi. Una continua pelle d'oca. C'è poco da criticare, insomma, chi ha parlato prima e chi parlerà poi, ha un solo neurone e poco funzionante. Invito semplicemente ad andarlo a vedere al cinema, o di farsi un account Disney plus solo per ammirare questo spettacolo. Che poi, non andandomi giù la polemica sul colore della pelle, quando penso a coloro che hanno parlato e che poi tutto il mese di agosto vanno a bruciarsi al mare per diventare più scuri di Ariel, be', state messi peggio di Tritone, lui almeno è incoerente per amore della famiglia, voi perché siete scemi.