sabato 25 novembre 2023

25 novembre - Non una di meno


Era importante partecipare alla manifestazione oggi 25 novembre.
Non perché è un trend del momento, non per raccogliere like e visualizzazioni alle stories che andiamo a pubblicare, ma era importante partecipare a questo evento, semplicemente per tutto ciò che sta succedendo e per dare man forte a questo movimento attivo che va via via concretizzandosi e che combatte per difendere i diritti delle persone. È importante concepire che la libertà di scelta di donne in primis, e altri, non vada ostacolata.
L' emergenza esiste e dobbiamo affrontarla. La violenza riguarda tutti noi, e dobbiamo solo prenderne consapevolezza per migliorarci e cercare di andare oltre i nostri pregiudizi in modo da comprendere che la libertà altrui non va assolutamente ad intaccare "la mia".
Giulia Cicchettin ha scatenato qualcosa di grandissimo a cui purtroppo non potrà assistere. Siamo tutti un po' Giulia, ma noi abbiamo la fortuna di essere qui, perciò dobbiamo solo combattere per lei e riconoscere nel modo obiettivo che non viviamo nel mondo ideale in cui tutto e bianco o nero, perciò sarà impossibile eliminare questa piaga della violenza, ma se riuscissimo semplicemente a salvare almeno una, possiamo considerarla una vittoria.
-"Non una di meno", dobbiamo gridarlo a squarciagola: ma soprattutto cerchiamo di fare in modo che non ce ne sia una in più.

sabato 18 novembre 2023

RIP GIULIA - purtroppo già sapevamo come sarebbe andata a finire.

La storia di Giulia aveva un finale troppo prevedibile.
Tutti hanno seguito questa storia dei fidanzati scomparsi, e tutti si sono commossi e nutrivano la vana speranza di ritrovar LEI ancora viva (perché già tutti immaginavamo l' indicibile).
Ieri lo zio, in un' intervista, ha utilizzato parole troppo corrette e di comprensione, nei confronti di quello che era già chiaramente il suo carnefice.
Quello che non è chiaro, e come il governo continui a fare assolutamente il nulla più totale, nei confronti dei reati di genere, di come non inasprisca le pene nei confronti di questi mezzi uomini e di come non dichiari, ad esempio utile, una castrazione chimica per chi compie reati così sgradevoli.
Questo è lo stesso governo che, a pochi giorni dal mese in cui ricorre la giornata della violenza contro le donne (25 novembre), ha permesso di uscire dal carcere a quell' obbrobrio obeso che nel  2021 ha ucciso con 57 coltellate la fidanzata (Erike Preti) perché lo aveva rimproverato per le briciole e che in un' intervista ha dichiarato anche di non ricordare cosa aveva fatto.
Mi sembra che si faccia di tutto per colpire le brave persone, la povera gente che ha progetti e ambizioni, ed è come se queste debbano giustificarsi continuamente per le loro buone intenzioni che non intaccano assolutamente la vita degli altri, ma bisogna stare attenti ai raptus di gelosia di questi, perché, con la loro testa putrida, credono pure che tu gli stia mancando di rispetto, proprio come è accaduto alla povera Giulia.
Sono avvilito, arrabbiato e senza alcuna speranza per la società odierna.
La mia testa ripete solamente, - povera Giulia, non ti meritavi tutto questo per nessun motivo. Mi auguro solo che il tuo aguzzino paghi davvero per ciò che ha fatto, sperando che non si sia vigliaccamente tolto la vita, perché la sua punizione dovrebbe essere quella di convivere con tutto il dolore che ti ha provocato.
Rip Giulia

martedì 7 novembre 2023

Dolce Elisa Claps - che amara giustizia


Credo di aver inveito così tante volte verso la TV stasera durante la visione dell' ultima puntata della serie dedicata ad Elisa Claps, che ho perso voce e pazienza.
Una ragazza diventata nota no perché influencer, no per la sua partecipazione a qualche reality, ma perché è stata uccisa barbaramente nella città in cui sono nato.
La cosa che mi ha fatto più male di tutta questa storia, è stata l' omertà da parte dell'intera comunità, un'istituzione chiesa che come al solito è incoerente e che fa acqua da tutte le parti praticamente da sempre, e la presa di posizione di proteggere un assassino, palesemente disturbato sin dall' adolescenza, solo perché figlio di.
Una famiglia distrutta per il bene di chi? Cosa? Mi auguro che questa serie TV abbia davvero scosso gli animi di tutti quegli omertosi che hanno mantenuto il silenzio. Accompagnati dalla propria codardia, hanno continuato a guardare soffrire una famiglia che legittimamente cercava la verità. Sappiate che qualsiasi parola consolatoria ormai è talmente inutile, che se avete dei rimorsi, potete solo piangere dalla vergogna.
Il corpo della povera Elisa è stato ritrovato nel 2010, dopo 17 anni di bugie. 17 anni sono tanti, e per tutto questo tempo nonostante qualcuno dei colpevoli sia morto, l' autore principale è rimasto a vivere tranquillamente la sua esistenza, finché, da psicopatico quale è, ha ricommesso un omicidio. E ovviamente a indagare decentemente e a condannarlo, non è stato il Ministero della Giustizia Italiano, ma quello Inglese perché l' assassino si è trasferito lì, dove ha tolto la vita a un'altra donna. Eviterò commenti relativi alla legge e tutta la follia che ne consegue.
Questa storia mi lascia una rabbia e un'angoscia, perché io ero solo un bambino all' epoca dei fatti e non avevo la coscienza di capire realmente ciò che stava succendo. Ricordo solo quando è stato ritrovato il corpo di Elisa quell'anno in quella fo**utissima chiesa, che mi aveva sempre fatto tanta impressione: tutti quei mazzi di fiori lasciati lì sulla scalinata, come se tutta la comunità le chiedesse scusa, perché l' avevano avuta sempre lì davanti agli occhi, ma nessuno se ne era mai accorto. Fiori freschi per un giovane fiore lacerato.
Tutto il mio sostegno alla famiglia Claps,  vi auguro ogni bene possibile.


mercoledì 1 novembre 2023

A Silvia

Durante il mio periodo inglese, ho conosciuto Silvia, un' adolescente irrequieta, ancora inconsciente di ciò che sarebbe stata e degli insegnamenti che avrebbe donato intorno a sé. 
Io ero uno dei suoi tutor, e inesperto, stavo lì ad aspettare che lei mi dicesse quali erano le sue preoccupazioni. Credevo che bastasse semplicemente un colpo di bacchetta magica per fare sparire tutte le sue preoccupazioni. 
Silvia è ormai cresciuta: è una donna, una scrittrice che sta insegnando agli altri quelle che sono le grandi soddisfazioni della vita. Silvia, grazie al suo coraggio e alla sua tenacia, mi ricorda che nonostante tutto, siamo noi che dobbiamo decidere di stare bene, potremmo anche contare sull'appoggio degli altri, ma siamo noi a dover azionare il motore e partire, in modo da scegliere una volta arrivati al bivio, l' unica strada che ci rende felici, quella della verità. 
Silvia mi ha insegnato a ridimensionare le preoccupazioni, i momenti emotivamente difficili, i visualizzati non risposti e mi ha fatto capire che la perfezione esiste, e include te con tutti i tuoi difetti. 
Ultima cosa che mi ha insegnato è che dobbiamo dare finché ce la sentiamo di farlo, ciò non significa che dobbiamo interromperci perché ci siamo stancati, ma dobbiamo esserci perché esiste il rispetto dei rapporti, delle storie brevi, ma soprattutto di quelle secolari, perché è giusto così, e se c'è qualcuno che non ha voglia di capirlo, a un certo punto, va bene così.
Silvia mi ha insegnato che vivere nella verità significa essere felici.
Con tanto affetto 💜