domenica 14 maggio 2023

La festa della Mamma ideale

Nel bene e nel male tutti una madre ce l'abbiamo o l'abbiamo avuta. È Bello festeggiarle oggi, soprattutto perché esistono diverse tipologie di mamme.
Ci sono le madri che fanno anche da padre, sempre attente a chiederti mille volte le stesse cose, ma capaci anche di fingere disinteresse per ciò che fai, perché tanto sappiamo benissimo che loro sanno già tutto, hanno la conoscenza infusa dei propri figli, per cui, anche se il figlio si sente totalmente incompreso, quando una madre gli sbatte in faccia la verità delle sue azioni, ecco là che ci fanno capire tranquillamente quanto gli è chiaro tutto quello che stiamo facendo.
Ci sono i padri che fanno da madre, non perché si vestano da donne o perché hanno la disforia di genere (magari anche), ma perché come le prime, fanno in modo di compensare con la loro presenza a 360° eventuali mancanze per i loro figli attingendo alla parte più sensibile del loro essere per capire ciò che succede. È anche la giornata delle madri assenti, o delle madri che non hanno capito come si fa, di quelle che vanno in competizione con i figli. È la giornata anche delle madri che ritornano (come Taylor Forrester a Beautiful che è tornata a Los Angeles per riprendersi Ridge) e delle madri che si risposano perché sole non sanno stare (vedi Brooke Logan). 
È anche la giornata delle madri che abbandonano i figli per riservargli una vita migliore rispetto a quella che loro gli avrebbero riservarto. Tutti possono essere madre. Maternità e Paternità sono i ruoli più difficili del mondo, non tutti sono all'altezza, ma è giusto avere la possibilità di poterlo essere, e anche riuscire ad ammettere, con coscienza, di non poterlo fare.
Auguri a tuttə ❣️

martedì 9 maggio 2023

Ma se la maternità surrogata diventerà reato universale, vuol dire che sarà perseguibile pure sulla Via Lattea?


Reato universale. Mi sembra una parola così esagerata da affibbiare a qualsiasi tipo di contesto, figuriamoci alla maternità. Pare che sia stata fatta una proposta di legge per cui la maternità surrogata, già vietata in Italia, possa essere perseguibile anche all'estero, e se dovesse passare la legge, pure su Marte a quanto pare, nella Via Lattea intera e oltre!
Fratelli d'Italia, l'Italia s'è desta, (a perer mio nome più inadeguato per un partito che anziché aprirsi all'Europa, preferirebbe rialzare le mura delle città stato) fa' di tutto per farsi parlare dietro, un po' come il governo tutto, che tra una cosa fuori luogo e un'azione sbagliata, non fa altro che continuare a tagliare i ponti con la libertà e le scelte individuali. Se volevamo stare in una dittatura, saremmo andati a vivere da qualche parte in Asia, invece no, siamo in Italia e anziché portare in alto la bandiera della crescita morale e sociale, dobbiamo continuare a fare figuracce. Ma ok, le donne che non potranno avere figli, non potranno chiedere un utero in affitto, non potranno farlo all'estero, perché immagino sia peccato mortale e universale per la religione cattolica, vero? Perché siamo un paese cattolico e i preti sono penitenti e si comportano perfettamente dall'inizio dei tempi (Papa eletto da Dio, ma giustamente mettiamoci una antipapa con figli, perché quel papa non ci piace; era Dio che aveva bisogna di più rappresentanti in terra, no gli uomini che volevano fare inutili battaglie per il dominio). Giustamente, se la scienza può aiutare una famiglia a creare una famiglia è un reato universale, perché devono arrivare la cicogna e lo spirito santo a fecondare. Quante belle storie che ci sono state raccontate. Basterebbe leggere un po' e informarsi per capire la realtà delle cose, ma quanto ci piace rimanere comodi sul divano a criticare qualsiasi cosa, finché poi non ci tocca personalmente? (!). Quando succede poi, esigiamo il rispetto, perché siamo cambiati, perché l'abbiamo passato sulla nostra pelle. Ma non bisogna mica sempre prima soffrire per sviluppare il giusto parere o la corretta considerazione su qualcosa. 
È folle considerare la maternità surrogata, reato universale. È folle che gli italiani che ci rappresentano possano proporre una legge del genere. È assurdo solo che si possa pensare di far passare questo tipo di legge e che se ne faccia pure un vanto di questo modo di pensare. Mi affido alla Resistenza. Speriamo che la Madonna di Trevignano appaia e dica a questi bigotti da quattro soldi che sono degli idioti. Ma pure lei avrà ben altro da fare e non di certo con Gisella.

sabato 6 maggio 2023

Pennellate nel tempo: le sfumature di Rosa Stigone e Renata Pagano


È bello riuscire ad esprimere se stessi, in qualsiasi modo e forma. Ovviamente per conoscersi bisognerebbe sottoporsi ad un'autoterapia (in alternativa esistono gli psicologi), ma quando l'espressione di sé avviene attraverso l'arte, direi che è la fortuna più grande che qualcuno possa avere. 
Sono stato ad una mostra di quadri di due artiste che personalmente non conoscevo, ma che ho trovato, come dire, "illuminante". Le pittrici sono Rosa Stigone e Renata Pagano. La prima, è una donna che basa le sue opere sul surrealismo, mi ricorda Dalì per certi versi. Colori scuri, che rispecchiano il mondo che probabilmente la circonda, anche lo spiraglio di luce lo si percepisce: è come se intravedesse da lontano quella scialuppa sinonimo di Salvezza. 
La seconda artista invece, è una donna che si nota da lontano per i colori sfarzosi che indossa e per la personalità effervescente che la contraddistinguono.
Chiacchierando con lei, mi sono accorto della sua predisposizione alla spiegazione e nel trovare il modo più corretto per parlare di sé, delle sue emozioni, dei suoi pensieri ma anche del dire veracemente ciò che pensa del lavoro altrui. 
L'artista già celebre nella capitale partenopea, ha esposto in Italia e in Europa dal 1970 subendo un'evoluzione nel suo lavoro, come gli artisti più noti della storia. Le stagioni della Pagano sono stato diverse, e in quella che ha esposto nella Galleria CosArte di Roma, ha proposto dei suoi dipinti con degli inserti in segatura, brillanti e colori che è difficile che passino inosservati, e che rappresentano notevolmente ciò che è la pittrice oggi. Un'artista eccentrica e in continua evoluzione che sa di poter ancora raccontare storie, emozioni e sensazioni attraverso i suoi quadri. Sensazioni che non trovano poi chissà quale spazio nella culla dell' arte Italiana, in cui pare che si preferisca fare esporre pittori ormai passati a miglior vita, oppure semiadolescenti, anagraficamente o moralmente, che assemblando un uovo, un accendino e un tre ruote, pretendono che si consideri il tutto come un'istallazione, nonché arte, credendo che la spiegazione del proprio inconscio sia immediata e infusa in ognuno di noi perché siamo tutti dotati di un'elevata capacità cognitiva e percettiva; ma sbagliano, perché, io ad esempio, proprio come quel tipo che ha mangiato la banana di Cattelan esposta a Seul, prenderei l'accendino per accedere la sigaretta, per poi intascarmelo, per poi salire sul tre ruote per tornare a casa mentre ingerisco quell'uovo in modo da assorbire le mie proteine nobili giornaliere e necessarie. Scherzi a parte, Se potete, correte da CosArte a Roma in Via Nicolò da Pistoia 18, l'esposizione sarà presente fino al 12 maggio!