lunedì 3 agosto 2015

Sai, quando ero in Giappone 日本国 ...


Credo che la mia vita sia fatta di fasi.

Al momento sono nella fase yogurt: vado al supermercato e riempio il carrellino vasetti in offerta e quando arrivo a casa comincio a mangiarne molto perché credo che sia salutare abbuffarsene. Sono sicuro che passerà presto questa fase, soprattutto perché finirà questa favolosa offerta dei barattoloni grandi a 0.99 cent. Avevo pensato di prendere anche solo yogurt bianco, per poi metterci i cereali e pezzi di biscotti, ma come dice una mia conoscente Fiorentina - "mi fa fatiha" - perciò lo mangio tristemente bianco, ma va bene così.

Al momento sono anche in una latente fase giapponese. Mangio sushi 寿司 / 鮨 / 鮓 e sashimi 刺身 come se piovessero. E' semplice, leggero e mi piace proprio. Ultimamente mi è venuta pure la fissa per Tokio e infatti spesso inizio frasi  rivolte alla mia amica G. con il form - sai quando ero a Tokio... - e lei mi odia perché a Tokio non ci sono mai stato. Ma vorrei andarci! Giuro!

Pensate poi che, segno del destino, il mio amico F. ha fatto uno di quei fantastici test che ora vanno tanto di moda su Facebook la cui domanda era - Con chi andrai in vacanza?
Fortuna vuole che il fortunato compagno di viaggio sono proprio io e la destinazione è Tokio! Tokio in my soul insomma. Ok, se voglio appendermi anche a questa cosa - l'ultima spiaggia (diciamo che non mi rimane molto al momento) - sono convinto che presto partirò.

Però ho visto di recente un film, sempre con la mia amica G., intitolato "Il fascino indiscreto dell'amore" , tratto dal romanzo di Amélie Nothomb Nè di Eva nè di Adamo. Film sicuramente piacevole, storia d'amore tra un'occidentale, che si spaccia per giapponese nonostante i lineamenti siano chiaramente europei, che finisce per innamorarsi di un ragazzo autoctono che sbava per lei fino all'ultimo. Ovviamente non finisce alla grande perché lei ritorna in  Europa (dettagli). Fatto sta che ho visto la protagonista del film viversi  intensamente il Giappone, da molti punti di vista che sinceramente credo mi abbiano fatto passare un po' la fantasia della cultura giapponese, che è assolutamente fantastica, ma che credo potrei reggere solo per pochi giorni insomma.

In poche parole credo che la mia fase Giapponese stia terminando come quella dello yogurt e che della nazione della gente con gli occhi mandarla, mi rimarrà al momento solamente la carovanata di sushi degli all u can eat.

Poi chissà potrei andare in Giappone giusto per mangiare del buon sushi!(?)

Grazie

#nonfanientesenonlodici

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