martedì 4 agosto 2015

Cocoricò la mattina, lalalalalaaa


Quindi è stato chiuso il Cocoricò di Riccione perché emblema della droga a quanto pare.

Non so dirvi se è giusto o sbagliato. Sicuramente quando c'è un giovane morto di mezzo è sempre triste, ma in Italia cosa si fa? Atti quasi esilaranti che secondo il pensiero comune dovrebbero essere monito per tutti.

Ma perché non credere che sia solo una presa in giro? Non credo che lo stock più grande d'Italia  di sostanze stupefacenti sia nei magazzini del Cocoricò.

Ovviamente il problema è a monte. Non mi è ben chiaro come si stia affrontando questa questione, stanno solo a parlare del Cocoricò e i Dj storici del locale giustamente dicono che non è giusto il tutto. 

Magari bisognerebbe semplicemente parlare chiaramente di certi argomenti. 

In Italia è tutto un tabù, non si parla di niente: fanno serie tv sulla mafia, su canale5 soprattutto con "cast d'eccezione" (da pena), come viene detto negli spot e poi se si dovesse vedere un bacio tra 2 omosessuali sul piccolo schermo, succede il finimondo perché le sentinelle in piedi potrebbero avere uno scompenso polmonare che non riuscirebbero nemmeno più a stare in piedi 10 secondi.

C'entra e non c'entra ma voglio dirvelo: ieri leggevo un articolo su Vanity Fair, che parlava della celebre soap opera conosciuta in Italia come Beautiful in cui nel cast attuale hanno inserito un trans che interpreterà la parte di un nuovo personaggio che porterà scompiglio e nel frattempo uno dei rampolli di casa Forrester ha sposato una ex transgender. 
Non dico che sia una strategia di marketing fantastica per accalappiare una fetta di pubblico ancora maggiore, ma sicuramente questa è una grande apertura mentale da parte del regista. 
In Italia noi cosa abbiamo? I Cesaroni? Un medico in famiglia? Famiglie che poi così perfette non mi pare che siano e che di certo non seguono i precetti religiosi perché di porcherie varie ne fanno pure loro. Ma queste sono ammesse.

Ritornando alla questione DRRRROGA Cocoricò e agli argomenti tabù, penso solo che bisognerebbe parlarne felicemente e tranquillamente, se no in famiglia (perché molte persone non sono capici di fare i genitori), magari nelle scuole. Abbiamo la così trascurata educazione civica che passa sempre in secondo piano nei programmi scolastici che servirebbe proprio a parlare e discutere e far conoscere i problemi e le novità della società. E' la materia più importante! Ci si difende da una piaga come la droga, no facendone un tabù, ma conoscendone le cause. Perciò credo che la mia posizione sia verso la totale conoscenza del problema in modo da saperlo affrontare nel caso lo si debba affrontare.

Grazie

#nonfanientesenonlodici

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